Attività fisica e incontinenza urinaria


L’allenamento fisico intenso, può portare a problemi di incontinenza urinaria.

Come individuare e prevenire le disfunzioni del pavimento pelvico.

Più di 4 milioni di italiani soffrono di incontinenza, un disturbo che colpisce, secondo dati internazionali, il 25% di tutta la popolazione femminile, indipendentemente dall’età. Il disagio risulta più evidente nelle sportive che praticano allenamenti stressanti: i salti e gli sforzi effettuati creano bruschi incrementi della pressione addominale che possono causare grandi o piccole perdite di urina.
L’attività fisica particolarmente intensa, nella zona del diaframma e dei muscoli addominali, può, infatti, accentuare i sintomi del problema.
Secondo gli esperti, il fenomeno può essere limitato da corrette manovre ed esercizi appositi per riottenere l’equilibrio muscolare.
Qualunque tipo di esercizio fisico, porta a ripercussioni di varia misura sull’attività dei muscoli addominali, del diaframma e del pavimento pelvico.
I bruschi incrementi della pressione addominale possono aumentare la manifestazione del fenomeno dell’incontinenza urinaria da sforzo. Maggiore sarà lo sforzo a cui è sottoposto l’atleta, maggiore sarà il pericolo che i muscoli pelvici siano insufficienti a controbilanciare lo sforzo supportando l’azione degli sfinteri uretrali
Può pertanto, in queste condizioni verificarsi una perdita di urina
Il consiglio è dunque, quando si eseguono esercizi fisici di particolare entità, di prestare attenzione e di allenare anche l’area muscolare del pavimento pelvico. Questi muscoli, infatti, svolgono una funzione sia di supporto ai visceri pelvici (vescica, utero e retto) sia di continenza urinaria e anale. Nella maggioranza dei casi, invece, gli atleti trascurano questi esercizi perché non sono funzionali al gesto agonistico stesso.
Concretamente sarebbe opportuno praticare esercizi mirati per i muscoli del perineo, possibilmente con un consulto iniziale di un esperto in riabilitazione del pavimento pelvico: non sempre è facile capire da soli quali sono questi muscoli, dove si trovano e come utilizzarli.
Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che circa il 30% delle donne che si sono esercitate lo hanno fatto in modo sbagliato contraendo i muscoli dei glutei e delle cosce.
Per continuare ad esercitare tranquillamente il proprio sport senza il pericolo di danneggiare il pavimento pelvico, si consiglia, soprattutto alle donne che hanno partorito e a quelle in menopausa, un check-up del pavimento pelvico

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